Oggi vengono proposti diverse tipologie di lipoaspirazione – rimodellamento corporeo- con caratteristiche tecniche diversificate, che spesso rendono nebulosa una decisione da parte del paziente ma anche del chirurgo – che in perfetta buona fede pensa di offrire al proprio paziente la tecnica più avanzata (fra queste ricordiamo Lipolaser Milano).
Se analizziamo alcuni fattori, forse avremo maggiori ragguagli per potere scegliere la metodica più appropriata per una lipoaspirazione.
Innanzitutto si consideri (considerazione personale) che , a fronte di un minimo traumatismo di tipo meccanico che si ha con l’esecuzione di una metodica tradizionale, con la Lipolaser Milano sostituiamo seppur parzialmente, con un effetto di scioglimento tramite raggio laser che non può non scaldare i tessuti (soprattutto se poi viene impiegata anche una radiofrequenza – come avviene in talune metodiche) : questo effetto di riscaldamento tessutale a mio parere è sempre da evitare (ricordando che sono state da tempo abbandonate le tecniche a ultrasuoni – che precedevano l’introduzione di cannule di aspirazione – proprio perché il calore prodotto era stato messo in correlazione ad eventi di embolia grassosa quale grave effetto collaterale succeduto purtroppo in questi casi).
Ora, pur vero che il raggio laser produrrà un calore più limitato e meno prolungato dell’ultrasuono, personalmente preferisco evitare come concetto un riscaldamento in zona cruentata quale un tessuto adiposo nel corso di un traumatismo da lipoaspirazione.
Altro motivo è costituito dal fatto che Lipolaser Milano viene fatta anche e soprattutto in superficie sottocute e questo costituisce un elemento a sfavore dal punto di vista del rispetto della anatomia funzionale del microcircolo arteriolare e venoso-linfatico del mantello cutaneo, la cui lesione traumatica può portare a necrosi tessutale e a sieromi, oltre che ad alterazioni estetiche negative per retrazioni ed avvallamenti superficiali.
Se a quanto sopra consideriamo che ormai nella metodica classica si utilizzano cannule molto avanzate tecnicamente, con diametro assai ridotto e ci sono metodiche collaudate per diminuire il tarumatismo (quali, per puro titolo di esempio il PAD 100 – che permette associatamente a microvibrazioni e movimenti della cannula intorno al proprio asse di scollare i tessuti e aspirare micro- lobuli di grasso tramite l’aspirazione immediata) nonché una adeguata infltrazione pre-operatoria, ci permette di considerare la metodica classica avanzata quale di scelta per una lipoaspirazione a rischio praticamente azzerato (compatibilmente con il fatto che trattasi comunque sempre di un intervento chirurgico – da esguirsi con tutte le cautele del caso).
Lascia un commento