Il Seno
Le mammelle sono strutture ghiandolari poste nella parte anteriore del torace: particolarmente sviluppate nelle femmine e destinate alla secrezione del latte per l’alimentazione dei piccoli nel primo periodo di vita.
Struttura anatomica e funzioni fisiologiche
All’inizio della pubertà nella femmina -per azione estrogenica- aumentano di dimensione sino a permettere la lattazione; ne consegue un aumento di volume, che permane anche quando,con l’avvento della menopausa, si riduce sino a terminare l’attività ormonale. La forma a base larga o stretta e le dimensioni, ipoplasia o ipertrofica, variano a seconda dell’età e della costituzione corporea; E’ molto comune notare differenze di volume e di forma, talvolta anche marcato, tra le due mammelle in una stessa persona. Le mammelle sono separate tra loro da un ampio spazio (il seno), mentre un solco detto sottomammario, si forma tra mammella e gabbia toracica per effetto gravitazionale. Al centro della mammella è evidente il capezzolo, a forma tondeggiante, rugoso o liscio, di colore variabile, da dove fuoriescono 10-12 dotti galattofori. Il capezzolo ha attorno l’areola mammaria, di colore variabile dal rosa chiarissimo al bruno molto scuro, di dimensioni piccola sino a molto grossa. Anatomia: Le mammella sono costituite principalmente da piccole formazioni ghiandolari disposte a lobi e lobuli, che si uniscono tra di loro con canali comunicanti (tubuli intralobulari, dotti interlobulari), e nel decorso verso il capezzolo incontrano piccole dilatazioni (seni lattiferi), da cui si dipartono i dotti galattofori che sboccano sul capezzolo. Il tessuto connettivo fibroso e adiposo, che è sito fra le ghiandole con funzioni di sostegno, determina la forma della mammella. La ghiandola poggia sul piano muscolare.
Mastoplastica additiva
Intervento chirurgico di grande successo che permette, grazie all’impianto di protesi rotonde o anatomiche sotto la ghiandola mammaria o sotto il muscolo pettorale, l’aumento di volume del seno. Le protesi, come hanno provato gli studi più recenti non sono cancerogene (cioè non provocano tumori) nè mutagene (non provocano cioè mutazioni a carico del DNA delle cellule) e neppure teratogene (non provocano alterazioni fetali).
FASE PRE-OPERATORIA
La scelta della tecnica da eseguire deve essere il risultato di un lungo colloquio con il paziente (consenso informato) che va capito in ogni sua sfumatura e soprattutto interpretato nei suoi desideri.Le piccole incisioni chirurgiche possono essere effettuate o a livello del solco mammario o lungo la metà della circonferenza inferiore del capezzolo ( da ore 4 a ore 9 ) o per via transascellare.
TECNICA OPERATORIA
Posizionamento sottoghiandolare
Vantaggi
- La forma non subisce variazioni anche dopo contrazione del muscolo pettorale
- Recupero post operatorio più rapido rispetto al posizionamento sottomuscolare
- Quasi assenza di dolore
Svantaggi
- Protesi visibili con tipologie magre
- Aumento probabilità di contrattura capsulare
- Mammografie più complicate da effettuarsi
- Posizionamento sottomuscolare
Posizionamento Sottomuscolare
Vantaggi
- Risultato molto naturale e protesi difficilmente visibile
- Indicato per le clienti magre con pelle sottile
- Rischio di contrattura capsulare molto ridotta
- Contrattura capsulare meno visibile se presente
- Mammografie facilmente effettuabili
Svantaggi
- Forma della mammella meno controllabile
- Variazione modesta della forma durante le contrazioni del muscolo pettorale
- Recupero post operatorio più lungo (2-3 giorni) e doloroso
Dual Plane
Tecnica più complessa che consente di realizzare una sorta di “tasca” sottomuscolare creando un’area tra il muscolo e la ghiandola. In questo modo il polo superiore della protesi sarà posizionato sotto il muscolo pettorale mentre la sua parte inferiore in posizione sotto ghiandolare. E’ da considerarsi, nelle sue varianti, una tecnica di prima scelta.
PERIODO POSTOPERATORIO
A seconda della morfologia della paziente, della tonicità muscolare e dell’elasticità cutanea, i risultati dell’intervento si cominceranno ad apprezzare circa un mese, vale a dire man mano che il gonfiore si ridurrà. Non si dovrà mai dimenticare che il risultato definitivo sarà valutabile trascorsi 4 mesi, cioè quando i tessuti si stabilizzeranno.
Per saperne di più potete contattare il Dott Polinelli al numero 02 6700485 o al numero diretto 338 7108162.